martedì 28 gennaio 2014

Pillole di Retrogaming : The Great Giana Sisters

Tempo permettendo, sto per correre a comprare Doctor Sleep di Stephen King, sempre che la distribuzione non abbia fatto qualche scherzetto a noi lettori Calabresi.
Quindi, avendo poco tempo a disposizione, oggi mi lancio in un Post piuttosto Easy, inerente uno dei giochi più assurdi della storia o quantomeno il più grande episodio di plagio della mia carriera di videogiocatore, The Great Giana Sisters.


The Great Giana Sisters è la copia spudorata di Super Mario Bros, vedere per credere:

Sviluppato dalla Time Warp Production e distribuito dalla Raimbow Arts, The Great Giana Sisters uscì poco a ridosso di Super Mario Bros come una sorta di risposta all' enorme successo del Franchise di Mario che all' epoca spopolò sia in sala giochi che nella console di casa, il Super Nes.
Vista l' esclusiva della Nintendo e il successo del gioco, pensarono di crearne un prodotto simile da pubblicare per i Computer che andavano per la maggiore, Amiga, Commodore 64, Atari St, ecc.ecc.

Protagoniste di questo Platform a scorrimento orizzontale sono le due sorelle Giana e Maria che ovviamente fanno il verso ai due fratelli Mario e Luigi, affrontando un' avventura dai toni praticamente uguali a quella dei due idraulici griffati Nintendo.
Per il design delle due sorelle, ma è solo una mia idea, si saranno certamente ispirati alle Pop Star dell' epoca ossia gente come Madonna e Cindy Lauper.
La zazzera multicolore di Giana successiva al primo Power Up, ricorda la capigliatura delle due Star sopracitate.
Struttura dei livelli praticamente uguale, Power Up piuttosto somiglianti e nemici simili, fecero infuriare così tanto la Nintendo che la Raimbow Arts fu costretta a ritirare il gioco dal mercato.
Ma era troppo tardi, perché quasi tutti i possessori di Computer dell' epoca avevano già messo le mani sul gioco, che divenne una sorta di Cult per tutti coloro che erano sprovvisti della Console di casa Nintendo.
Menzione per le musiche, create dall' allora quotatissimo  Chris Hülsbeck, che ammetto di ascoltare sovente tuttora.
Ma io non faccio testo, poiché con le sorelline quando posso ci gioco ancora. :-P


giovedì 23 gennaio 2014

Shining - Stephen King

Ho cambiato sfondo al Blog.
Lo sfondo non è altro che il tappeto dell' Overlook Hotel, un gran bel posto. :-P
Ho inserito questo sfondo per omaggiare l' ormai prossima uscita di Doctor Sleep, ultima fatica di Stephen King.
Doctor Sleep ci narrerà delle avventure dell' ormai adulto Danny Torrance, per quello che sarà a tutti gli effetti un Sequel di Shining.
Certo, le recensioni oltreoceano lo hanno ucciso e quindi non nutro chissà quali aspettative, ma sono curiosissimo di leggerlo.
L' uscita prevista è per il 28 Gennaio, altri cinque fottutissimi giorni.
Comunque non sono rimasto con le mani in mano e nel frattempo ho rispolverato e dato una bella rilettura a Shining.

Shining è il terzo romanzo del Re, pubblicato nell' ormai lontanissimo 1977, quando io ancora avevo un anno e probabilmente dormivo ancora nella culla con il mio bel pupazzo di Pinocchio accanto.
In Italia nella primissima edizione arrivò con il titolo di Una Splendida Festa Di Morte, titolo che successivamente fu cambiato dopo l' enorme successo della riduzione cinematografica di Stanley Kubrick.
A tutt' oggi, credo che è grazie a Kubrick se la storia di questo Hotel sia rimasta nell' immaginario collettivo, diventando a tutti gli effetti una sorta di archetipo per quel che concerne gli Hotel infestati.
Ora, sul Film non aggiungo nulla, è passato tanto tempo da quando l' ho visto e ne ho un ricordo positivo quanto annebbiato.
Quindi niente paragoni tra il romanzo ed il libro, che comunque sono parecchio diversi.
Qui parliamo solo della versione cartacea.

Shining è uno dei cinque romanzi di Stephen King editi dalla Bompiani.
All' epoca lo comprai nell' edizione Pocket da edicola, portandomi con pochi spiccioli a casa anche Carrie.
Questa edizione è un po' una dannazione per quel che concerne il Lettering che è talmente piccolo e compresso che mi ha dato parecchia difficoltà nella lettura, ma allo stesso tempo mi ha permesso di leggere numerose opere di Stephen King ad un prezzo veramente risibile, soprattutto per uno come me che all' epoca i pochi soldi che aveva li spendeva soprattutto in Manga e Comics Marvel.

Tornando al romanzo, posso dire che Shining è a tutti gli effetti un romanzo piuttosto coinvolgente.
La storia credo che la conoscano anche le pietre, ma facciamone lo stesso un sunto.
I protagonisti della vicenda sono Jack Torrance, sua moglie Wendy e il loro figlioletto Danny.
Jack è un ex molte cose: alcolizzato, scrittore, insegnante e quasi anche marito, visto che i suoi scatti di aggressività lo hanno portato ad un passo dalla rottura del suo matrimonio.
Jack per riprendere le redini della sua vita e quelle del suo matrimonio, accetta il lavoro propostogli dal suo ex compagno di bevute Al, che consiste nel fare il Guardiano Invernale nell' Overlook Hotel, un enorme Hotel tra le cime del Colorado.
Mai scelta fu più nefasta.
Soggiogato lentamente dalle forze occulte che dimorano in quell' hotel, Jack vivrà una lenta ma inesorabile caduta nel baratro della follia, che lo porterà al tentativo di assassinio di moglie e figlioletto, così come era accaduto ad un altro guardiano prima di lui.

Shining è una Ghost Story soprannaturale che omaggia parecchio opere come La Caduta Di Casa Usher e La Maschera Della Morte rossa di Edgar Allan Poe, quest' ultima citata anche nell' opera ( una delle scene più belle e inquietanti del romanzo è quella del ballo in maschera ).
E' anche una storia molto autobiografica, visto che Stephen King nel personaggio di Jack Torrance ci ha messo molte delle sue paure.
E' noto che Stephen fosse un gran bevitore e dedito alle droghe all' epoca e Jack Torrance non è altro che una versione distorta ed estremizzata di quel che poteva diventare.
Il romanzo è anche piuttosto prolisso e lento, ma secondo me è un bene.
Steve ci permette di conoscere a menadito i pochi personaggi che compongono quest' opera in tutte le loro sfaccettature.
La parte soprannaturale è bella, ma forse era lecito attendersi di più.
Cioè, le manifestazioni dell' Hotel sono bellissime, ed il romanzo è una vera Escalation di terrore, ma a conti fatti, forse, nel corso dell' opera ho avuto la sensazione che King avesse potuto osare di più.
Non molto sfruttati anche i poteri del piccolo Danny ossia quello sorta di Aura che gli consente di avere poteri cognitivi e preveggenti e che credo sarà parte integrante nel romanzo a venire Doctor Sleep.
Shining comunque è una bellissima lettura, pregna di grandi intuizioni che trovano libero sfogo nell' ultimo centinaio di pagine dal ritmo serratissimo in un crescendo di paura e azione.

Resta da chiedersi il perché di un Sequel a distanza di così tanto tempo.
Shining è a tutti gli effetti una storia immortale e ormai radicata nelle menti di tutti, un termine di paragone ingombrante e difficilmente sormontabile.
E' palese che le delusioni fioccheranno come funghi, quantunque l' importante è leggere una bella storia e spero vivamente che Doctor Sleep lo sia.









 

sabato 18 gennaio 2014

Carrie - Stephen King / Brian De Palma / Come Cazzo Si Chiama ( non voglio manco sapere il nome di colui / colei che ha partorito tale ciofeca di Remake).

Carrie non è stato il primo romanzo scritto da Stephen King, ma fu il primo ad essere pubblicato.
Prima di allora, aveva pubblicato solo alcuni racconti in varie riviste ( Adam, Playboy, Dude, Cavalier ), ma i suoi romanzi venivano puntualmente rifiutati.
Narra la storia, che Carrie fu gettato nel cestino dell' immondizia da un frustrato Stephen King, raccolto da sua moglie Tabitha, che lo ha letto e convinta della bontà dello stesso, convinse il marito a spedirlo ad un editore, e venne successivamente acquistato e pubblicato dalla casa editrice Doubleday. Il resto fu storia, fama, soldi, milioni di lettori, più di 60 libri, ed alcuni capolavori.
Bel colpo e grazie Tabitha, perché hai dato la spinta giusta a colui che probabilmente è il mio scrittore preferito in assoluto o almeno il primo amore.
Ma parliamo di Carrie, sennò va a finire che faccio un lenzuolo lungo quanto un gomitolo di lana.
Occhio agli Spoiler, perché la storia di Carrie mi piace così tanto, che non riuscirò a non resistere dal non raccontarla.



Il titolo prende il nome dalla giovane protagonista del romanzo Carrie White.
Carrie vive a Chamberlain, pacifico e tranquillo paesino del Maine, insieme alla madre che tranquilla non è, essendo una bigotta fanatica religiosa del cazzo.
L' ambiente familiare fa di Carrie una persona chiusa, riservata, diffidente e inesperta nonché estraniata e tagliata fuori da qualsiasi compagnia scolastica.
Carrie è la diversa, quella da sfottere, quella che in mensa mangia da sola, quella nascosta dentro vestiti troppo larghi, quella dai capelli stopposi, quella che quando gli chiedi qualcosa, non sembra credere ai propri occhi che tu gli stia parlando e ti risponde con " Oh, Eh ", insomma, avete capito, Carrie è quella che agli occhi di tutti è una perdente, una diversa.
Gli Starter di questa tragica storia saranno le prime mestruazioni di Carrie, arrivate non solo con anni di ritardo, ma nel momento più sfortunato, nelle docce della scuola.
La sua reazione sarà di paura e sconcerto non essendo stata minimamente preparata da sua madre all' evento, quella delle sue compagne di classe invece sarà di scherno e di lancio di assorbenti all' indirizzo della malcapitata che prima di allora aveva usato gli stessi soltanto per togliersi il trucco ed il rossetto. :-P
Le mestruazioni faranno da catalizzatore anche di qualcos' altro, un potere telecinetico latente che la ragazza in momenti di particolare stress e sofferenza aveva già dimostrato di avere.
Il resto della storia, credo grazie anche al bellissimo Film di Brian De Palma la conosciamo tutti, una delle ragazze protagoniste del lancio di assorbenti presa dal rimorso convincerà il suo ragazzo ad invitare Carrie al ballo del diploma, mentre un' altra ragazza sospesa a cui il ballo verrà vietato per il medesimo motivo, cercherà e troverà uno spietato modo per vendicarsi di Carrie, durante il medesimo ballo.
Questa ragazza, dotata di buoni argomenti fisici, convince il suo bulletto Boyfriend ( chissà come :-P ) a preparare un bello scherzetto ai danni del Re e della Regina del ballo, che ovviamente saranno Carrie e il suo donzello accompagnatore.
Lo scherzo saranno due belle secchiate di sangue di maiale addosso a Carrie e al malcapitato.
Risate di scherno da parte di tutti e sbalordimento iniziale da parte di Carrie, che ripresasi dallo Shock deciderà di fare il culo a tutti, dando finalmente libero sfogo ai suoi poteri telecinetici.
Il romanzo parte in Medias Res, facendoci capire fin da subito, che la storia andrà a finire in modo tragico.
La storia viene raccontata in prima e terza persona, con stralci di interviste e interrogatori ai sopravvissuti della stessa.
Questo forse genera un po' di confusione, soprattutto nella versione vecchia e Pocket che ho io, dove i caratteri sono così compressi e piccoli, da rendere la lettura ostica e poco piacevole, soprattutto nel passaggio in prima e terza persona tra un capitolo e l' altro.
Carrie è comunque un ottimo romanzo d' esordio, in cui era già possibile vedere i germogli di quello che Stephen King sarebbe diventato.
La cittadina di Chamberlain e i suoi abitanti sono però appena abbozzati, in un certo senso lo sono anche i personaggi, che eccetto Carrie e sua madre, appaiono fin troppo contorti e personalmente poco credibili.
Ma la storia c'è, cazzo se c'è.
Il Finale è da applausi, così come è bellissimo il confronto finale tra Carrie e sua Madre.
Insomma Carrie è un libro consigliatissimo.

Sul film tratto da libro ad opera di Brian de Palma, non posso dire nulla, lo ricordo bellissimo e ricordo l' inquietantissimo primo piano con gli occhi fuori dalle orbite di un' insanguinata Sissy Spacek.
Non rivedo il Film da tempo immemore, ma ne conservo un bel ricordo.
Brian De Palma sceglie un approccio diretto, eliminando tutte le parti in terza persona, eliminando l' inizio in Media Res del libro e quindi tutte le interviste e i racconti dei sopravvissuti e narrando la storia in maniera sequenziale, il che si è rivelato una scelta riuscitissima.
Per dirne una, avrei preferito avesse fatto lo stesso anche Stephen King nel suo romanzo, che in questo modo, sarebbe apparso ben più lineare.

Passiamo ore alle note poco liete, il Remake uscito pochi giorni fa.
Voglio dirvi questo : " Stativi 'a casa."
Penso che nonostante il dialetto si capisca, cosa voglio dire : IL FILM E' UNA CIOFECA.
Passi per il tentativo di portare la storia ai giorni nostra, ci sta.
Passi per l' utilizzo di Internet e di Youtube all' interno del Film, ci sta.
Passi per Julianne Moore, invasata e pazza abbastanza da essere in parte, ma la delusione viene tutta da una sceneggiatura piattissima e da Chloe Moretz che può provare a sembrare timida, insicura e trascurata quanto vuole, ma è talmente bella anche quando veste da schifo, che è impossibile da ignorare.
Chloe non può essere Carrie White, una del genere, attirerebbe sguardi di attrazione sessuale anche se puzzasse.
Basta guardare la foto a fianco, lo sguardo allucinato della Spacek è incredibile e nel confronto con essa, Chloe Moretz, ne esce purtroppo con le ossa rotte.
La storia poi è troppo facilona, c' è troppo abuso dei poteri, che nel libro, trovano la loro naturale deflagrazione solo sul finale.
E che dire della recitazione dei Boys e delle Girls che circondano Carrie? che recitano da cani, ecco, cosa dico.
Questo è un Film che potrebbe piacere soltanto alle nuove generazioni.
Quei ragazzini e quelle ragazzine che non sanno da dove è tratto, che non sanno chi è Stephen King, che non conoscono la versione precedente di De Palma, gente che sbaverà davanti a Chloe Moretz o all' attore che interpreta il personaggio di Tommy, gente che sta crescendo con Twilight, Shadowhunters, Teen Wolf e affini.
Carrie era una Teen Story complessa, di questa complessità nella storia odierna non vi è la minima traccia, in favore di un Teen Horror parecchio Easy e dai contorni piuttosto infantili, peccato.
Di questo Film salvo la scena iniziale di Julianne Moore nel momento della nascita di Carrie e poco altro.
Cose che succedono, ma se non succedono è meglio. :-P

A proposito, ma quanto bella è l' attrice che interpreta la parte di Miss perfettina Susan Snell?
Tanto, tantissimo.
La gnocca in tale veste, straborda.




















martedì 14 gennaio 2014

Disconnect

In questi giorni : Sono stato al Pronto Soccorso, ho riletto Carrie di Stephen King per rinfrescarmi la memoria nell' attesa dell' uscita del Remake dell' omonimo Film ed ho trovato il tempo di vedere Disconnect.

Uscito in America nel 2012, è giunto qui in Italia solo adesso, con un ritardo di soli due anni, poco in effetti. :-P
Ma di che parla Disconnect?
Di un tema piuttosto attuale, i pericoli del mondo virtuale.
Il Film è distinto in tre filoni differenti che trovano il modo di intersecarsi tra di loro, narrando le gesta di tre famiglie diverse alle prese con tre problemi diversi, inerenti un unico protagonista : Internet.

E così nella prima storia vediamo due ragazzini prendersi gioco di un loro coetaneo timido ed introverso, inventandosi un falso profilo Facebook femminile per interagire con lui.
Dopo averlo sedotto virtualmente riuscendo a farsi inviare una sua foto nudo, fanno girare la stessa per tutta la scuola, portando il ragazzo al pubblico ludibrio fino a spingerlo ad un tentativo di suicidio.
Storia bastarda e vera.
Di storie del genere, se ne sentono e se ne leggono a bizzeffe, complice anche una certa indifferenza dei genitori che lasciano bazzicare impunemente la loro prole tra i meandri di Internet, senza il minimo controllo.

La seconda storia parla di una giornalista che in cerca di fama e successo si interessa alla vita di un ragazzo che vende il proprio corpo su Internet mostrandosi in una Videochat.
Ecco, questa forse è la storia più interessante.
La giornalista ottiene l' intervista e il successo, attirando sul ragazzo e su di sé le forze dell' ordine intenzionate a bloccare il traffico di minorenni in atto sulla Videochat.
Storia molto drammatica e sopra le righe ma ben recitata, credo sia la parte più corposa del Film.

La terza storia è un classico di Internet, il furto d' identità, il cosiddetto Phishing.
Una coppia preda di problemi personali dopo la morte del figlioletto, si consola come può su Internet.
Lui accumula debiti giocando Online, lei dandosi ai Forum e alle Chat alla ricerca di qualcuno con cui condividere il proprio dolore.
Subiranno il furto d' identità e di tutti i loro averi, tanto da finire sul lastrico.
Visto l' immobilismo della Polizia decideranno di mettersi alla ricerca del ladro d' identità per farsi giustizia da soli.

Credo che sulla storia e sulla sceneggiatura del Film ci sia poco da dire, le storie sono credibilissime e vere.
Il Film funziona e mi ha avvinto, ma ammetto di averlo trovato fin troppo didascalico ed asettico, privo di un vero mordente.
A volte ho avuto quasi l' impressione di guardare un episodio delle Iene o di Report, risultando un Film fin troppo documentaristico per i miei gusti.
Però funziona ed è ben fatto, da questo punto di vista, il Film è inattaccabile.

Comunque il male non è certamente Internet ma l' uso che se ne fa.
I problemi dei protagonisti di questo film nascono nel mondo reale, quello virtuale è solo un rifugio, una scappatoia.
La morale del film è che anche nei rifugi, puoi incontrare gente di merda.

 

sabato 11 gennaio 2014

Scott Piglrim / Contro Il Mondo - Volume 2

Per Natale mi sono regalato due volumi: il primo è l' avventura virtuale in salsa pop anni '80 scritta da Ernest Cline che credo tutti i Nerd e Geek del globo conoscano, ovvero il fantasmagorico libro Player One.
Il secondo ( scusate la cacofonica ripetizione che sto per usare ) è il secondo volume di Scott Pilgrim griffato O' Malley.
Oggi parliamo del secondo, tanto del primo ne hanno parlato tutti e gente molto più in gamba di me, non so manco se e quando lo recensirò.

Comunque concentriamoci sul secondo volume e sulle avventure di Scott e del suo gruppo di scalmanati.
Il tema portante del secondo volume è il passato che ritorna, con le storie d' amore passate e presenti indiscusse protagoniste.
Il Background dei personaggi viene ampliato e ci viene più facile conoscere e addentrarci dentro le vite degli stessi, da questo punto di vista il fumetto per quel che concerne l' introspezione psicologica dei personaggi risulta molto più convincente e meno ermetico rispetto al Film.
La lettura nonostante il volume sia più corposo del precedente è volata via in maniera leggera e gradevole, lasciandomi alla fine una piacevolissima sensazione.
Scott dovrà affrontare il secondo ex fidanzato della bella Ramona che a sua volta dovrà affrontare l' ira dell' ex fidanzata di Scott la temibilissima "Scottomane" Knives Chau, mentre all' orizzonte fa la sua apparizione l' ex che strappò il cuore del protagonista, la Pop Star Envy Adams il cui bassista e a sua volta un altro ex di Ramona, ossia il terzo della lega dei malvagi ex.
Insomma, il volume è un tripudio di Ex.
Come al solito risate assicurate e personaggi sceneggiati in maniera divina da Brian Lee O' Malley.
Volume che non posso non definire bellissimo.
Continuo a trovare geniale l' idea di narrare quella che è una classicissima storia d' amore adolescenziale, in chiave Arcade, ed anche in questo volume citazioni di videogiochi e supereroistiche abbondano.
Ho fatto il callo anche al tratto piuttosto personale ed infantile di O' Malley, che inizio a trovare adeguato e che non stona affatto nell' economia del racconto, tanto che talvolta mi sembra di leggere e guardare il Gameplay di un Platform.
Continuano invece le mie riserve per quel che concerne il prezzo e l' edizione Pocket molto Manga Style della Rizzoli Lizard in cui mi sono imbattuto, ma ormai l' ho iniziato in questa edizione e mi tocca finirlo così ( se doveste essere interessati all' acquisto, mi riferisco a te lettore occasionale passato qui per caso, compra la versione a colori o cercane qualcun' altra che non sia quella Pocket, non fare la stessa cazzata dell' individuo che sta postando).
Chiusa l' enorme parentesi, volevo concludere dicendo che è scontato che presto o tardi prenderò i restanti quattro volumi, dato che Scott, Ramona e quei pazzoidi dei suoi amici, già mi mancano.

" Nella sfida contro il mondo, il vero trucco è andare avanti. "
 

martedì 7 gennaio 2014

Il Grande e Potente Oz

Avrò avuto 10 anni, quando ho visto al cinema sotto casa Nel Fantastico Mondo di Oz.
Non ricordo se ci andai con la scuola oppure se fu mia sorella a portarmici, ma ricordo benissimo molte scene del Film.
E' strano, ma i Film che ho visto al Cinema me li ricordo benissimo tutti.
Forse perché all' epoca e fino all' età adolescenziale, rappresentava una sorta di evento andarci, o sarà a causa della compagnia ma ogni Film visto era un' esperienza anche quando si trattava di una cagata come Forza D' urto, Anni '90 o Sola In Quella Casa.
I Film visti al Cinema vanno dritto nel bagaglio dei ricordi, quelli in Streaming o in Tv vuoi per la loro mole, lo fanno raramente.
Ricordo che comunque Nel Fantastico Mondo di Oz mi piacque tantissimo, mi piacquero tantissimo il Leone Codardo, Lo Spaventapasseri, L' uomo di Latta, un po' tutti i personaggi di quel pazzo mondo.
Quindi nei riguardi de Il Grande e Potente Oz, avevo una grande curiosità.
Curiosità che però non mi ha spinto ad andare al Cinema a vederlo.
Un po' le recensioni, un po' il mio lento ma inesorabile disamoramento per la settima arte e soprattutto i soldi che ho sempre preferito destinare ad altro, mi spinsero ad attenderne l' uscita in Tv per vederlo.
E quindi che dire, ne è valsa la pena?
Ni.
Ho letto miriade di recensioni di Siti Web, Forum ed esimi Blogger, prima di buttarmici a capofitto, quindi sapevo cosa aspettarmi.
Il Grande e Potente Oz è un Film piuttosto infantile, lo definirei quasi pittoresco soprattutto per quel che concerne le immagini.
Molto suggestivi i paesaggi del mondo di Oz, quantunque parecchio finti.
Forse l' effetto è voluto ma la CG in questo film è piuttosto pesante.
Molto bella la prima mezz' ora in bianco e nero, che definirei un chiaro omaggio alla pellicola principe di Fleming del '39, di cui il Film di Raimi è un chiaro Prequel.
La fuga in mongolfiera ed il viaggio nell' occhio del ciclone con conseguente arrivo nel mondo di Oz è cinema allo stato puro.
E' il resto che mi è piaciuto poco.
Mila Kunis è una gnocca da paura, ha due occhi grandissimi da cui vieni ipnotizzato, ma il suo personaggio personalmente l' ho trovato estremamente insipido, poco approfondito.
Tutto questo vale anche per le altre due streghe, personaggi fin troppo manieristici ed insulsi per i miei gusti.
Personaggi dallo scarsissimo Background che avrebbero meritato ben altro approfondimento, secondo me.
Per quanto comunque, compensano tutto con la loro gnoccaggine non indifferente.
Molto ben approfondito invece il personaggio interpretato da James Franco, un mago illusionista sbruffone, falso ed egoista, che seduce e scappa via, che nel corso dell' avventura avrà modo di crescere e di maturare.
Belli anche gli omaggi ad Edison ed alle sue scoperte, che in un Film del genere non mi aspettavo proprio.
Bella anche la bambola di porcellana, che probabilmente aveva più carisma delle tre streghe protagoniste. :-P
Insomma è un Film che pur essendo indirizzato ad un certo Target, ha delle buone frecce al proprio arco insieme a molte altre piuttosto spuntate, ma devo dire che tutto sommato intrattiene e fa il proprio dovere.
La presenza di Sam Raimi alla regia si fa sentire soprattutto nella creazione di alcune creature molto Raimi style come le fatine dei denti nel lago o nei mostri alle dipendenze delle due streghe cattive, ma oggettivamente il suo passaggio alla Disney è molto simile a quello precedente di Tim Burton, e non è un bel segnale.
Pur non raggiungendo quel baratro che è stato Alice In Wonderland, in molti passaggi Il Grande e Potente Oz lo ricorda parecchio.
Occhio Sam, ti raccomando.
Ritorna ai tuoi Horror, che mi mancano tanto. :-(
 

mercoledì 1 gennaio 2014

Akira - Katsuhiro Otomo

Ci sono storie che hanno trent' anni sulle spalle ma ne dimostrano di meno, ed Akira è una di queste.
Il Manga di Katsuhiro Otomo è attualissimo anche adesso, tanto che sembra essere stato scritto ieri.
Akira è un' esperienza da vivere, un Manga da leggere o quantomeno se non volete sorbirvi i 6 volumi, recuperate il Film che comunque fa un ottimo sunto di questa bellissima avventura.
Il Manga venne inizialmente serializzato su Young Magazine a puntate dal 1982 al 1988 per poi essere successivamente pubblicato in 6 Tankobon dalla Kodansha.
Visto l' enorme successo dell' opera e con il Film alle porte, fu decisa la pubblicazione in Occidente, con la Marvel pronta ad accaparrarsene i diritti.
La serie in origine in bianco e nero, fu ricolorata per l' occasione da Steve Oliff ed arrivò in Italia in tale veste edita dalla Glènat Italia.
L' opera è composta da 38 volumetti.
36 furono editi dalla Glènat, con il fallimento della stessa la palla passò di mano alla Marvel Italia che pubblicò sul finire degli anni '90 i due volumi finali per poi ristampare più volte nel corso degli anni l' opera, anche nel formato originale della Kodansha, quello in 6 volumi.
All' epoca io comprai il primo, ma nonostante la bellezza dell' opera, le mie finanze non mi permisero di continuare.
Rimedio adesso, dopo essere riuscito a metterci le mani sopra.

Ma cos'è esattamente Akira?
Akira è un Manga distopico, ambientato in una Tokio post apocalittica, successivamente alla Terza Guerra Mondiale.
E' un Manga ricchissimo d' azione, dai forti contenuti Cyberpunk o almeno gli strizza l' occhio parecchio.
Per intenderci leggendolo si respira l' atmosfera di autori come Gibson o P.K. Dick e non sono pochi i rimandi ad opere come Blade Runner.

La storia è ambientata 38 anni dopo la Terza Guerra Mondiale nella città di Neo Tokio e vede protagonisti un ragazzo problematico di nome Kaneda e la sua Banda di motociclisti.
Un incidente che vedrà protagonista Tetsuo uno dei membri della sua banda, nonché amico / rivale di Kaneda farà da apripista a questa incredibile quanto complessa e talvolta contorta avventura.
Tetsuo per evitare l' apparizione improvvisa di un bambino precocemente invecchiato subirà serissimi danni fisici a causa della caduta dalla moto, ma l' incidente farà da catalizzatore al risveglio di potentissimi poteri psichici che il ragazzo non sapeva di possedere, da cui verrà ben presto soggiogato.
Quello che a prima vista può essere considerato il racconto di una classica rivalità d' amicizia ( che in effetti è ), vedrà l' ingresso in campo di numerose forze militari e rivoluzionarie, in cui si ritroveranno invischiati Kaneda e compagni.
Spiegare l' opera è un casino, anzi se posso trovare un unico difetto in questa storia è proprio di essere fin troppo contorta e complessa, tanto che in molti capitoli si ha la sensazione di leggere gesta di persone che corrono da tutte le parti senza sosta.
Il Manga tocca tanti temi, come gli esperimenti sui bambini in tempi di guerra, distopia, droga, povertà e quant' altro e poteri telecinetici e psichici la faranno da padrone.
Saranno Kaneda e Kei una terrorista rivoluzionaria di cui Kaneda s' innamorerà che si ritroveranno loro malgrado protagonisti di questa avventura.
L' obiettivo sarà fermare Tetsuo che nella sua sete di potere ha intenzione di usare l' arma che ha fatto scoppiare la Terza guerra mondiale, un bambino dai poteri immensi di nome Akira.
I primi volumi sono da cardiopalma e i numeri che trattano della ricerca, del ritrovamento e del risveglio di Akira sono stupendi.
Molto bella l' idea di presentare Akira come un bambino calmissimo e silenzioso ma dai poteri illimitati e belli tutti i personaggi di contorno, forse un po' ermetici, ma che hanno tutti il loro spazio nel corso dell' opera.
La seconda parte, quella post risveglio di Akira è forse quella che mi è piaciuta di meno, troppo casinista e contorta, una sorta di tutti contro tutti praticamente senza sosta e senza respiro, che forse sarebbe potuta essere narrata un po' più velocemente, ma è proprio una critica buttata lì, perché questo Manga è raccontato bene, le scene d' azione sono disegnate e sceneggiate divinamente e quindi sebbene a volte si ha la sensazione che la storia si avviti su se stessa, viene compensata dalle intuizioni e dai disegni al fulmicotone di Otomo.
Questo Manga è leggenda e merita tutto il successo che ha avuto.
Chiunque sia arrivato dopo ( penso ad opere come Eden o Evangelion che un po' lo ricordano nella complessità della trama e dei personaggi), è stato certamente ispirato da quest' opera immortale.
Insomma è un Manga che vale la pena recuperare, dovrebbe essere anche semplice da trovare visto che è stato ristampato varie volte dalla Planet Manga ed è una lettura consigliata a tutti, lettori di Manga e non.

Ne approfitto, dopo aver scritto questo Post alla velocità della luce e in condizioni a me non congeniali ( gente intorno e di fretta ) per fare gli Auguri a tutti di Buon Anno. :-)