giovedì 17 gennaio 2013

Sudario - Clive Barker

Sono arrivato al punto in cui ormai me la canto, me la suono e me la ballo da solo.
Però continuo lo stesso, se non altro per dare la possibilità a qualche sparuto e perso individuo aggrovigliatosi nella rete e caduto tra le grinfie di queste pagine, di avere la possibilità di ricevere qualche informazione su qualche vecchio libro o qualsiasi altra cosa tra le vaccate di cui ho parlato in questi anni, anche se tutti potrebbero obiettarmi che per quello c'è Wikipedia, e vabbò và.

Sudario è il terzo dei Libri Di Sangue di Clive Barker.
Come gli altri è una raccolta di racconti e ne ospita cinque di notevole livello e devo dire che si pone ai vertici di questa serie di libri tra i tre che finora mi sono pappato.
Per gli altri ossia Creature, Visioni e Mostri, per ora mi sono arreso, sono introvabili persino su Ebay.

I cinque racconti ospitati sono: Figlio di celluloide, Testacruda Rex, Confessioni di un sudario ( di pornografo), Capri Espiatori e Spoglie Umane.

Come al solito le trame sono al limite dell'assurdo e pregne di putrefazione e di morte, in tal senso Clive Barker non è secondo a nessuno.
Testacruda Rex per esempio parla di un gigante rimasto sepolto per secoli che si nutre di carne umana principalmente di quella preadolescente e che metterà a soqquadro il villaggio nonché le vite di Zelo, una paesino nei sobborghi di Londra.
Confessioni di un Sudario parla di un uomo ucciso ingiustamente, il cui sudario torna a rianimarsi per spirito di vendetta contro chi l'ha accusato di pornografia e poi ucciso.
Figlio di Celluloide parla dell' escrescenza tumorale di un uomo che alla morte di quest'ultimo prende vita dentro un cinema in cui l'uomo si era rifugiato in fin di vita, infestandone il luogo e uccidendo a destra e a manca.
Spoglie Umane di un antichissimo simulacro di origine Romana assetato di sangue ed in grado di assorbire e assimilare l'anima e le spoglie umane del malcapitato di turno, in questo caso di un ragazzo di vita.
Capri Espiatori parla letteralmente di un naufragio su un'isola di morti.
Cosa aggiungere, ottimi racconti ben scritti e ben congegnati, ed è un peccato siano così difficili da reperire sul mercato.
Per quel che mi riguarda, Clive Barker merita molta più attenzione di quella che ha, che al momento non mi pare sia tanta.
Ma è destino di tutto coloro che tirano la carretta da decenni e che vengono sostituiti e offuscati dalle nuove leve, però spesso e volentieri meno brave di coloro che vengono considerati fuori moda.

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